30) Si goda la crociera, capitano
Shifter – Thanat – D04-02/11/2042
Thanat è rimasto a friggere da solo per tutto il tempo. Nessuno dei cervelloni artificiali che condividono il viaggio dello Shifter ha ritenuto utile né tantomeno necessario metterlo al corrente degli ultimi eventi.
Nondimeno Alvin ha potuto comunicare sia pure brevemente con Angel, che l’ha aggiornata sugli sviluppi della situazione a bordo della stazione O’Neill One. «Bene, sembra che tu ti sia trovato un lavoro!» Scherza l’IA comandante dello Shifter.
«È una bella responsabilità, che francamente preferirei non essermi ritrovato addosso. Cominciate a preoccuparvi degli aspetti legali se qualcosa andasse male.» Ribatte Angel, dimostrando una maturità che sarebbe difficile riscontrare in un suo coetaneo neuro-tipico.
«Di questo non ti devi preoccupare. Ho appena ricevuto, dalla NOP di Ginevra, una bozza di contratto che ho già provveduto a girare al quartier generale della nostra associazione».
Trovandosi il quartier generale in questione nel bel mezzo della Asteroid Belt, ben oltre l’orbita marziana, si dovranno aspettare più di due ore, anche solo per la notifica di messaggio ricevuto. Dopodiché non dovrebbe volerci molto tempo perché un membro della direzione esperto in problemi legali esamini il contratto e trasmetta l’accettazione oppure le proposte di emendamento.
È proprio nel mezzo di queste ultime considerazioni che Alvin si è gentilmente “ricordata” di includere Thanat nella comunicazione. Thanat sta leggendo un riassunto scritto per sommi capi di ciò che è avvenuto.
«Allora, se ho capito bene, adesso voi supercervelloni avete per le mani due bei problemi. Uno, far avere il prima possibile almeno una copia del software della Cinque indietro sulla stazione O’Neill One. Due, mandare un paio di super umani ad aiutare Angel nel suo nuovo impiego lassù.»
«Ehm…» Alvin indulge con una certa civetteria nel vezzo umano di prendere qualche secondo di tempo prima di rispondere «Direi di no. Quelli che hai esposto sono i problemi della stazione, e non i nostri. Almeno finché non avremo accettato la proposta di contratto della NOP.»
«Mmmh… già» Fa eco il CEO della Rota.Mat.Interplanetary, le cui sinapsi sono in realtà impegnate a calcolare come potrebbe trarre vantaggio dalla situazione, visto che al momento la sua nave sta consumando un patrimonio di carburante per star dietro alla nave della RSU. A quanto ha capito, la destinazione è nella Belt, oltre l’orbita di Marte, il che porterà letteralmente alle stelle la spesa per il carburante. E senza neppure un carico utile da poter scambiare. Del resto, la curiosità di visitare il quartier generale della RSU, e potenzialmente potersi qualificare come fornitore di servizi per quel misterioso e potentissimo cliente è una prospettiva troppo allettante. E vale l’investimento, anche senza un ritorno immediato. A meno che…
«A meno che, una volta toccato base al vostro quartier generale, non abbiate in programma un immediato ritorno nello spazio geo-lunare, direi che la mia Havelock vi potrebbe essere di grande utilità, ammesso che firmiate quel contratto. Potremmo essere noi a fare rotta verso L5, portando la copia del software oppure le vostre persone. O tutte e due? Mmh… se avranno il software forse le vostre persone non serviranno più?»
«Di questo non ti devi preoccupare.» Fa eco Alvin. «Una volta che avranno sperimentato la qualità dell’aiuto che possono fornire le nostre persone, non vorranno più lasciarle andare. Con o senza software. Il software si può sempre riscrivere, le persone no.»
Dopo aver dimostrato che una super intelligenza artificiale, oltre che super-intelligente, sa essere anche super-umile, Alvin tace. Intanto si congratula con se stessa: la RSU sarà ben felice di avere ben tre persone a bordo della stazione cislunare!
Poi, come se le fosse venuto in mente lì per lì, continua: «Se ti preoccupa il consumo di carburante, possiamo agganciare la Havelock allo Shifter, e quindi potrai spegnere tranquillamente il propulsore.»
Thanat non fa a tempo a digerire la bella notizia, che la comandante dello Shifter riprende: «Inoltre, ho appena avuto un’interessante conversazione con Jeeves, al quale ho chiesto cos’avete a bordo, come materiali commerciabili. Ho così appreso che avete una discreta quantità di polveri ottenute dal riciclo di rottami di satelliti recuperati. Il caso vuole che al nostro quartier generale ci sia al momento una certa penuria di questo genere di materiale, necessario per la stampa 3d. Le forniture di cui siamo in attesa arriveranno solo fra sei mesi, essendo state lanciate sei mesi fa dallo stabilimento in orbita marziana con un trasporto lento a vele solari. Potremo quindi pagarti molto bene per la fornitura dei quantitativi che avete a bordo, e rifonderti lautamente per il carburante speso. Inoltre, ovviamente, pagheremo il passaggio per i nostri due associati fino ad L5.»
Un largo sorriso si è finalmente disteso sul volto dell’imprenditore spaziale, per il quale la prospettiva di business rappresenta sempre il miglior tonico in quasiasi situazione di stress: «Come dire che potrei finalmente mangiare un boccone e recuperare qualche ora di sonno? A proposito, quanto ci mettiamo con questa bagnarola a raggiungere la vostra sede centrale?»
Per nulla offesa, anzi lusingata dalla definizione cameratesca scherzosamente appioppata allo Shifter, Alvin risponde: «Utilizzando la NTP, ci metteremo circa una settimana. Si goda la crociera, capitano!»
Thanat non se lo fa dire due volte. Ruota su se stesso, incamminandosi risolutamente… ma si rende conto che gli mancano delle informazioni essenziali, e si ferma a metà del passo, guardandosi intorno. Come se qualcuno gli avesse letto nel pensiero, sul pannello centrale della console compare una dettagliata mappa della nave in 3d. In rosso è evidenziato il percorso che lo porterà al portello di congiunzione con la sua amata nave, dove lo attende la sua cabina, con tutte le comodità cui non sperava di poter accedere così presto.
Non appena riesce ad orientarsi, avendo memorizzato a grandi linee il percorso indicato sulla mappa, alcune frecce color arancione acceso compaiono sul pavimento, e non gli resta che seguirle. Intanto avverte chiaramente gli scossoni che rivelano le manovre di attracco e connessione della Havelock, in procinto di diventare un corpo unico con lo Shifter.
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Scrivo anche saggi, sul tema dell’espansione della civiltà nello spazio. Magari vuoi dare un’occhiata?