36) Evitare il panico degli investitori

Stazione Cislunare O’Neill Uno – Auditorium – D09-07/11/2042

Il grande auditorium della stazione, se non proprio gremito, è popolato da una folla numerosa ed eterogenea. Quasi tutto il personale della stazione è presente, eccetto gli operatori di turno ai vari sistemi di supervisione e monitoraggio, che si preferisce ancora non lasciare del tutto in mano alle IA (e che del resto non lo saranno mai del tutto). In un’ala appositamente riservata si accalca un numero di medialisti esagerato, tutti impegnati in fitte conversazioni con le rispettive redazioni, trasmettendo indiscrezioni, supposizioni ed iperboli, nel rispetto delle consolidate tradizioni ormai secolari del giornalismo internazionale.

Marika ha dovuto, sia pure controvoglia, assieparsi nella nutrita rappresentanza dei media. Del resto si è ben guardata dal chiedere a Vittorio un trattamento di favore. Sa bene come tali innocenti sbadatezze possano nuocere in modo esagerato alla reputazione di una persona, specie quando si trova al centro dell’attenzione mediatica. Fin dall’alba dei tempi vige una regola non scritta: un gionalista può godere di innumerevoli privilegi e pass gratuiti, rispetto alla gente comune. Lo stesso giornalista non potrà godere di alcun privilegio distintivo, rispetto ad altri colleghi giornalisti che si trovino nella stessa congiuntura. Ha indossato il suo tailleur più professionale, che non manca comunque di esibire classe, eleganza e parecchia deliziosa civetteria. È all’ultima moda, definita “cabriolet”, perché caratterizzata da colori diversi: la manica e la spalla destre della giachetta sfoggiano un appetitoso color salmone chiaro, mentre la parte sinistra si muove su toni grigio perla smorzato, con preziosi intarsi dorati debolmente luminosi, ripresi dalla sezione centrale della gonna. Quest’ultima, un capolavoro di vedo e non vedo, arriva a metà gamba, ed apre intriganti finestrelle di seta trasparente sui fianchi e sul retro lasciando intravedere il solco tra le natiche, completo.

La donna si rende conto di essere oggetto di attenzione da parte di diversi colleghi di sesso maschile, di qualcuno appartenente al genere femminile e ad altri generi di definizione più problematica. Tuttavia non fa niente per apparire meno attraente. Essere attraente al limite della provocazione fa parte del suo personaggio pubblico. Non senza un certo divertimento, e con un improvviso batticuore, nota che Vittorio, dal palco centrale, non riesce a fare a meno di guardarla, di tanto in tanto, facendo il possibile per non sorriderle.

Nel frattempo il palco centrale si è animato. Diversi pezzi grossi hanno deciso di partecipare a quella che, a conti fatti, si configura come una conferenza stampa, nella quale si giocano la credibilità stessa del progetto e la continuità dei finanziamenti. Non è stato comunicato ai medialisti se sia previsto un vero e proprio question-time.

Vittorio sta discutendo animatamente con Severine Mouiller, CEO della Not Only Planets. Il chairman della conferenza li ha già gratificati di qualche occhiata di palese riprovazione, ma sinora non ha osato invitarli esplicitamente a smetterla. I due sembrano non farci caso.

«Ti dico che questa conversazione è stata registrata da uno sniffer poche ore fa.» Sta dicendo Vittorio. «Non ci posso credere! Anche se questo spiegherebbe diverse cose, alle quali finora non ero riuscita ad attribuire una motivazione plausibile…» Severine si porta una mano alla bocca, e sembra riflettere. Vittorio non può fare a meno di notare come la figura della CEO appaia quasi l’esatto opposto della sua amica medialista: quanto quella è provocante e sexy tanto questa è sobria, seppure non priva di ricercata eleganza. Tutto in lei ispira professionalità, competenza, capacità di valutazione e giudizio e quella chiara impressione di “non perdiamoci in chiacchiere, che c’è del lavoro da fare… e farete bene a darvi una mossa.”

«Vuoi dire che ti aspettavi una cosa del genere?» È il turno di Vittorio di apparire incredulo. «Beh no. Diciamo che mi aspettavo qualcosa di strano. Forse non così strano. Comunque voglio essere presente all’interrogatorio dei due…» Cosa che le succede assai raramente, Severine si interrompe, senza trovare una definizione soddisfacente.

«L’interrogatorio dovrà aspettare la fine della conferenza.» Fa eco Vittorio «Ma mi chiedo se non sarebbe meglio farlo subito, e lasciare che la conferenza faccia il suo corso. Tanto non vedo cos’altro potrebbe succedere qui.»

Nel frattempo il chairman ha richiamato la platea all’ordine, e dato la parola a Rafael Cabrales. L’anziano capocantiere si è assunto l’ingrato compito di fare da apripista, fornendo ai presenti, e soprattutto ai media, una versione molto edulcorata di ciò che è successo, e di spiegare come la direzione intende proseguire, per ultimare i test del sistema di controllo integrato della stazione. Toccherà poi al program manager, cioè a Vittorio Fargenti, rispondere alle domande cattive, e mantenere l’immagine del progetto a un livello di sicurezza ed efficienza sufficienti ad evitare il panico degli investitori.

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