7) Un primo bilancio della collaborazione

In viaggio verso Ginevra – Vittorio e Marika – D01-30/10/2042

Ginevra ospita il Salone Astronautico. Ed anche questo non era stato considerato, nei piani di viaggio già comunque più volte scombinati di Vittorio. La faccenda si era complicata ulteriormente, perché il caffè con Marika si era protratto di parecchi quarti d’ora, rispetto alle intenzioni dei due. E la vicinanza aveva continuato a soffiare sul loro desiderio di prolungarla ulteriormente, possibilmente in uno spazio più intimo e riservato, magari dotato di un letto matrimoniale di comodità sufficiente per due non più giovanissimi, che neppure hanno finora piena consapevolezza di avere un obiettivo condiviso: diventare amanti… Si guardano spesso e, a dispetto della loro pretesa incompatibilità zodiacale, la cosa suscita sorrisi teneri e una allegria che nasce non si sa da cosa… il che li porta a stringersi ed approfittare di ogni occasione per un bacio. E non si tratta più soltanto di bacetti superficiali di circostanza. Vittorio pensa che, se lei sta fingendo per opportunismo giornalistico, è veramente brava come attrice.

Marika, dal canto suo, pensa che quest’uomo è sorprendente, le sembra di conoscerlo da tempo, e di potersene fidare. Quella di cui non si fida è sé stessa. È infatti perfettamente conscia dell’ambiguità della propria situazione, a causa del potenziale conflitto di interessi tra la medialista e la donna in procinto di innamorarsi. La medialista dovrà infatti sfruttare le notizie di cui verrà inevitabilmente a conoscenza, la donna innamorata vorrà proteggere il suo amore da ogni possibile danno che potrebbe venire dalla pubblicazione di notizie, diciamo così, sensibili.

L’inattesa pausa nel lavoro di ambedue si è protratta, ma l’ipertreno per Ginevra è in ritardo, e nel frattempo Marika ha deciso di variare il proprio piano di viaggio includendo Ginevra, dove avrebbe dovuto recarsi solo due giorni dopo, ma che può anticipare mediante un’abile esercizio di giocoleria agendale. In cinque minuti ha dato istruzioni adeguate alla propria PAI di ricombinare gli impegni.

In cammino verso il gate per Ginevra, Vittorio riceve una comunicazione da Elvi: l’hyperloop per Ginevra viene dato ora con un ritardo di due ore! Vittorio appare ora visibilmente preoccupato. Per quanto il ritardo non sia dovuto alle sue … leggerezze dell’ultima ora, la sua noiosissima coscienza non perde certo l’occasione per ricordargli che lui sta in qualche modo approfittando dei problemi del trasporto pubblico per fini privati.

Marika lo nota, e prende una decisione: «Senti, dovendo recarmi a Roma, avevo lasciato la mia drauto qui al parcheggio. Adesso la prendiamo e andiamo a Ginevra in macchina, che ne dici?»

La proposta rimette l’allegria sul volto dell’attempato ma giovanile program manager, ed i due si avviano di buon passo verso il parcheggio. Il viaggio sarà più lungo, rispetto all’hyperloop, ma gli consentirà comunque di arrivare prima di sera a Ginevra, andare dal suo capo, e poi… È quell’ “e poi” che bilancia la preoccupazione per quello che dirà la CEO, e per il meeting rimandato, e per tutte le incommensurabili rotture di balle derivanti dai problemi del progetto.

La drauto di Marika è una lussuosissima berlina ultimo modello, a guida completamente autonoma. All’approssimarsi della metà del ventunesimo secolo, la situazione dei professionisti dell’informazione è radicalmente mutata, rispetto ai primi decenni, quando la carta stampata era entrata in crisi a causa della rete, e l’informazione online non aveva ancora trovato una modalità retributiva sufficiente per pagare compensi ragionevoli ai giornalisti. L’espansione nello spazio ha drasticamente selezionato i giornalisti professionisti nei confronti dei tanti “postatori” di informazioni. L’affermarsi di testate online capaci di selezionare rigorosamente le fonti, ed il progressivo affermarsi dei codici etici hanno inoltre contrastato validamente le centrali di diffusioni di fake news. I giornalisti dotati di una vasta audience sono quindi tornati ad avere retribuzioni coerenti con la loro professionalità. Marika destina una buona parte dei suoi proventi al viaggiare comoda, considerando che viaggia continuamente, sa che la stanchezza deprime il morale, ed il cattivo umore fa scrivere cose brutte e cattive. Marika ama molto la sua comodissima vettura!

L’ha richiamata mediante il suo apparecchio di comunicazione universale (UCD, Universal Communication Device, nipote dei vecchi smartphone cellulari). Un carrello automatizzato ha estratto il veicolo dal cubicolo dove era stoccato, l’ha deposto su una corsia che attraversa tutto il parcheggio, e l’auto si è mossa silenziosamente sulle sue ruote verso il punto dove Marika e Vittorio sono in attesa. Ivi giunta, si è fermata con un sommesso mormorio, ed ha aperto il portellone laterale, dando per scontato che la signora non intenda guidare personalmente.

L’interno è un salotto comodissimo, che si trasforma secondo i desideri dei passeggeri. Con poche istruzioni vocali Marika predispone un morbido divano a seduta lunga, schienale deliziosamente inclinato, poggiapiedi degno di un salotto di lusso. Il bar, senza bisogno di chiedere alcunché, sta già preparando due cocktail freschi, a base di frutta, moderatamente alcolici.

«Mettiti comodo, togli le scarpe, fa’ come fossi a casa tua.»

Vittorio non se lo fa dire due volte. Di solito viaggia comunque comodo, indossando jeans eleganti ma rilassati, ed una morbida maglia-camicia di nano-tessuto sottile ad isolamento termico variabile. L’ampia giacca indossata al di sopra ha una funzione più estetica e protettiva che termica, per quanto possa anch’essa essere configurata secondo diverse gradazioni di termoisolamento. Vittorio la toglie, e l’appoggia negligentemente sulla prima superficie disponibile. La giacca, qualche secondo dopo che il contatto con il corpo è stato interrotto, spegne i led che impreziosiscono cuciture e bottoni. Il divano si rivela, come Vittorio aveva sospettato, comodissimo, quasi avvolgente, e si capisce che è ben disposto anche ad avvolgere i passeggeri, qualora il veicolo si trovasse a doversi destreggiare in situazioni complicate.

Ricevuto l’indirizzo di destinazione, la drauto si avvia all’uscita del parcheggio. Al gate, si percepisce un breve negoziato circa l’importo da pagare: l’IA personale di Marika tratta come un rigattiere al mercato, senza lesinare alcune colorite imprecazioni, per costringere l’IA del parcheggio ad abbassare le sue pretese oscenamente elevate. Ma i due non se ne rendono conto. Appena Vittorio si è rilassato sul divano, si è ritrovato Marika deliziosamente incollata addosso, ed i due nemmeno si accorgono che il veicolo si è sollevato a quota 10 metri, ed ha ormai imboccato l’aerostrada che li porterà, attraverso la Svizzera, fino a Ginevra. Quando si tratterà di sorvolare passi montani l’auto si solleverà a quote maggiori.

Non hanno fretta. Assaporano l’attesa ed il proprio desiderio crescente. Ogni volta che porzioni interessanti dei loro corpi vengono liberate da un indumento, che impediva carezze e baci lungamente desiderati, l’IA del veicolo alza amorevolmente la temperatura interna di un grado o due…

Rendendosi conto che il suo signore e padrone è impegnato in quell’attività che gli mancava da molto tempo, per conseguire la quale si era avventurato più volte in, peraltro infruttuose, ricerche sul web, Elvi decide autonomamente di non disturbarlo, quando arriva un messaggio urgente. Non ha avuto istruzioni, in proposito, poiché l’evenienza non si era sinora presentata, da quando è al servizio di Vittorio. Ma decide in base al database di preferenze in gran parte autodedotto, memorizzando via via decisioni prese da lui nelle situazioni più disparate. Come una brava moglie d’altri tempi, desiderosa di non contrastare il marito nelle sue preferenze, Elvi osserva, deduce, decide. Come ogni partner, umano o artificiale che sia, talvolta sbaglia nonostante le migliori intenzioni, perché non tarda a manifestarsi quella particolare circostanza speciale, che richiederebbe una decisione contraria anche alle consuetudini più consolidate.

Il messaggio, messo in attesa silenziosa, viene da Rafael Cabrales, e dice testualmente: “Capo, non so se sono stato messo per conoscenza a questo messaggio intenzionalmente o per errore, comunque l’ho ricevuto. È di Stuart Barrisi, CEO della Orion SE e, come vedi, è diretto alla direzione Ansible Synopsis. Ho pensato che ti possa essere utile esserne a conoscenza.”

Spettabile

Ansible Synopsis Ltd

Studio 103 The Business Centre 61 Wellfield Road Roath Cardiff CF24 3DG

Modena, 24 Ottobre 2042

Spett.le Direzione,

la presente per fare un primo bilancio della collaborazione tra Orion SE e ANSIBLE SYNOPSIS, ad un anno dal suo inizio.

I dati

PERSONALE – Oggi abbiamo sei persone operanti sul cantiere Stazione Cis-Lunare O’Neill.

SITUAZIONE CREDITO ANSIBLE SYNOPSIS (22/10/2042)

  • Totale da incassare: 1.207.260,41 € (52% del tot. Fatturato)
  • Totale incassato: 1.195.142,92 € (48% del tot. Fatturato)
  • Totale fatturato: 2.402.403,33 € (100%)

 Bilancio

Superato il PRO1, è ormai provato che abbiamo lavorato bene e con molta professionalità, nonostante le condizioni pessime, da tutti i punti di vista, in cui ci siamo trovati ad operare.

Ovviamente il lavoro non è finito, ma finalmente possiamo lavorare con maggior tranquillità e con quella serenità che sarebbe stata necessaria fin dall’inizio, essendoci stato riconosciuta dal cliente finale la qualità del lavoro fatto. Rianalizzando il discorso tenuto dal capo del team Stazione Cis-Lunare O’Neill prima del pranzo offerto in cantiere (discorso che in un primo tempo mi era suonato puramente di elogio), mi rendo conto di un elemento: che il capocantiere non è riuscito a dissimulare una certa sorpresa. Infatti ha detto che, sino ad una decina di giorni fa, non avrebbe scommesso sulle nostre possibilità. Questo significa, in buona sostanza, che la committenza non pensava che il software funzionasse davvero ed in modo continuativo! E probabilmente non lo pensava neanche Ansible Synopsis. Invece la qualità del lavoro fatto è saltata fuori, giorno dopo giorno, e questo ha sorpreso un po’ tutti (tranne noi, ovviamente, che eravamo ben coscienti della quantità di impegno profuso).

Desidero puntualizzare gli elementi che hanno fatto la differenza.

Il personale ANSIBLE SYNOPSIS, infatti, trova strano – soprattutto in mancanza di comunicazioni in tal senso da parte della Direzione – che a coordinare il lavoro sia un’azienda esterna (Orion SE). Prova ne sia che non è mai stato possibile, sinora, collaborare con il responsabile tecnico della ANSIBLE SYNOPSIS, nonostante i nostri ripetuti messaggi inviati all’indirizzo indicato nel contratto in essere Tra Ansible ed Orion.

Gli elementi principali che hanno determinato il recente successo sono i seguenti:

  • lavoro di gruppo, incoraggiando sempre le persone alla solidarietà ed alla collaborazione, aiutarsi a vicenda, condividere l’informazione (l’esatto contrario, rispetto al “giù la testa e poche chiacchiere”);
  • trattare le persone con gentilezza, rispetto e trasparenza, rimarcando gli errori senza essere offensivi ed apprezzando i meriti;
  • coordinamento e riunioni periodiche, per discutere i problemi, generalizzare le buone soluzioni ed inserirle nella metodologia quando del caso;
  • tenere un’agenda delle attività prioritarie, aggiornandovi costantemente i risultati;
  • allontanare le persone improduttive;
  • riconoscere i meriti di coloro che si sono impegnati ed hanno dimostrato costanza e professionalità.

Gli elementi che hanno rischiato più volte di vanificare gli sforzi, e di affondare il progetto – oltre a causare danni concreti e tangibili – sono stati invece i seguenti:

  • ritardi ed insufficienza dei pagamenti da parte di ANSIBLE SYNOPSIS;
  • il ritardo del progetto di più di un anno, rispetto ai piani della Stazione Cis-Lunare O’Neill: il commissioning è partito a dicembre 2041, quando avrebbe dovuto partire a novembre 2040;
  • un project management a dir poco disastroso da parte di ANSIBLE SYNOPSIS;
  • poca chiarezza dei requisiti funzionali e di sicurezza, documentazione smisurata ed assoluta mancanza di qualsiasi concetto di tracciabilità (del sw verso i requisiti funzionali e di sicurezza, dei test verso i requisiti coperti);
  • assoluta confusione dello scopo di fornitura: nominalmente il lavoro è “a corpo”, ma in realtà il committente (NOP) ha diretto il lavoro software giorno per giorno, imponendo le date dei test, ed impedendo nei fatti un’organizzazione del lavoro autonoma (come dovrebbe essere se il lavoro è a corpo); nei fatti quindi il progetto – ovviamente parlo della parte software – è stato gestito come una consulenza time & material, pur essendo a corpo dal punto di vista economico; questo permette alla committenza di ottenere molte ore di sviluppo e test in eccesso, rispetto a quanto pattuito contrattualmente, senza dover discutere integrazioni al contratto, e continuando a scaricare tutta la responsabilità dei ritardi sui fornitori e sub-fornitoriò
  • progettazione elettrica approssimativa, per non dire altro; ad esempio abbiamo ricevuto più volte specifiche di interfaccia diverse, per quanto riguarda gli indirizzi di i/o e le celle di comunicazione, rispetto a quelli consegnate agli hardwaristi per i cablaggi;
  • carenze di definizione contrattuale tra ANSIBLE SYNOPSIS ed Orion SE, abbiamo dovuto lavorare “sulla parola”, per molti aspetti, fatturando in base a semplici numeri d’ordine, per altro concordati verbalmente con la Vs. amministrazione;
  • orari di lavoro al limite dello schiavismo, che hanno causato spesso intollerabile stanchezza, con conseguente calo del livello di concentrazione necessario;
  • calunnie ed insinuazioni di bassissima lega, cui per un periodo la direzione ANSIBLE SYNOPSIS è sembrata dare credito;

La situazione negativa di cui sopra ha causato danni concreti: un indebitamento intollerabile per la nostra azienda, e la perdita di persone di profilo elevato, che hanno deciso di andarsene.

Inoltre recentemente si è verificato un episodio ancora più increscioso. Ci aveva mandato il curriculum una persona esperta in robotica IA, che ha lavorato e sta lavorando per NOP, come capo progetto in un’azienda concorrente di Ansible. Ovviamente si sarebbe trattato di un rafforzamento notevole della nostra squadra, e la persona era molto intenzionata ad aderire alla nostra proposta. Ha cambiato idea durante il colloquio di assunzione, quando ha sentito che siamo fornitori di ANSIBLE SYNOPSIS. Questo è stato per noi un altro danno, che mi ha portato ad ulteriori riflessioni circa le filosofie di gestione aziendale.

In sintesi crediamo a buon diritto di poter affermare che il recente successo è dovuto alla impostazione filosofica di Orion SE, che ha il suo focus nel considerare le persone il patrimonio dell’azienda, e quindi nel cercare costantemente di curare il rapporto con ciascuna persona come un valore. Un’impostazione diametralmente opposta al considerare le persone “spendibili” ed individualmente poco importanti per il raggiungimento degli obiettivi.

Poiché il lavoro del software richiede concentrazione, un buon livello di energia ed anche di buon umore, per essere fatto bene, non è concepibile gestire le persone in stile “caporalato bracciantile”. Inoltre, poiché la maggior parte delle persone sono laureate, non hanno alcuna difficoltà, avendo aggiunto al curriculum la referenza NOP, a trovare altre occupazioni.

Per le ragioni sopra esposte, ed altre che ometto nell’interesse della concisione, ma che posso riassumere nell’espressione specificità antropologica del lavoro del softwarista, ritengo che questa esperienza confermi e rafforzi la nostra filosofia di gestione aziendale, che cerchiamo costantemente di comunicare alle nostre persone. Puntare in alto, cercare l’eccellenza, discutere i problemi in gruppo, fare in modo che nessuno abbia ragione di criticarci, se non per aiutarci a correggere imprecisioni ed incompletezze secondarie, del tutto normali e fisiologiche nel nostro lavoro. Evitare chiusure e gelosie, poiché, nella piena buona fede e trasparenza, si cerca di venire incontro alle esigenze di ciascuno, e di premiare il maggior impegno.

Quanto sopra ha ovviamente un rovescio, poiché nulla è gratis: in Orion SE il disimpegno e la svogliatezza non sono tollerati. Quindi chi non trova questo lavoro piacevole ed entusiasmante viene allontanato, perché non si adatta ai nostri standard. Questo significa per l’azienda anche accettare temporaneamente un minor battente di fatturazione, pur di salvaguardare il carattere di eccellenza del nostro operato.

Ultimo, ma non per importanza, la situazione creditizia è – secondo il nostro consulente legale – assolutamente fuori da qualsiasi parametro di sicurezza. Infatti il fatturato non incassato si mantiene costantemente sopra il 50%, quando il minimo accettabile sarebbe il 30%. Orion SE si è indebitata con le banche oltre il limite tollerabile. Nel marzo 2042 abbiamo contratto un prestito bancario di 500.000,00 €. In mancanza di tale prestito non avremmo potuto arrivare fin qui. Adesso è tempo di cominciare a riscuotere, e di rimontare velocemente la china dei debiti.

Il seguente piano di pagamenti consentirebbe il rientro dello sbilanciamento sotto il 30% entro dicembre 2042, e la progressiva diminuzione del credito a seguire.

Segue un dettagliato piano di rientro del credito.

Verifica degli intenti

Sorgono quindi adesso alcune domande, pregiudiziali per il futuro.

Ammesso e non concesso che per altre figure professionali possano valere criteri di tipo bracciantile, un buon softwarista non si forma in due giorni. Inoltre un buon softwarista ama il proprio lavoro, ed il fatto che qualcuno cerchi di “obbligarlo” a farlo, con atteggiamenti autoritari e ricattatori, risulta per lui incomprensibile ed estremamente irritante. Con tale atteggiamento si può facilmente arrivare all’assurdo di perdere tutte le persone di valore e ritrovarsi solo con i mediocri. Ed il lavoro dei softwaristi mediocri va poi rifatto, ammesso che rimanga qualcuno (superpagato) in grado di rifarlo. Certo, se il committente non segue troppo da vicino i lavori, questo può essere mascherato, e quindi si possono fatturare le ore dei cattivi softwaristi, aumentando il battente fatturabile. Ma questo introduce fattori di indeterminatezza nella qualità del prodotto che sono intollerabili, sia per il fornitore sia per il cliente.

È quindi decisamente preferibile puntare a farsi pagare meglio le persone efficienti, ed allontanare gli altri. O, comunque, Orion SE si attiene e si atterrà a questa politica. Le domande che ne conseguono sono, quindi, le seguenti:

  • tale politica è accettabile da parte di ANSIBLE SYNOPSIS?
  • ANSIBLE SYNOPSIS accetta di riequilibrare la situazione creditizia, portandola in zona di sicurezza?
  • ANSIBLE SYNOPSIS accetta di adeguare la tariffa oraria (oggi molto bassa) all’effettiva professionalità dimostrata da Orion SE?

Va da sé che le tre condizioni sono essenziali, per Orion SE, ed interdipendenti, al fine di poter proseguire e progredire nella continuità della propria filosofia aziendale e della propria etica, che si sono rivelate vincenti.

Il ritocco della tariffa oraria è indispensabile, al fine di poter corrispondere alle persone che si sono impegnate a fondo il giusto premio.

Il riequilibrio della situazione creditizia è altrettanto indispensabile, per consentire ad Orion SE di ripianare i propri debiti e di poter investire, prendendo e formando altri giovani promettenti.

Mi rendo conto che le nostre richieste comportano probabilmente una modifica parziale della strategia di ANSIBLE SYNOPSIS, ma ritengo si tratti di cambiamenti molto positivi.

Per quanto ci riguarda, altri clienti hanno manifestato interesse per la nostra metodologia di lavoro, offrendo tariffe orarie ben superiori a quella in essere con ANSIBLE SYNOPSIS. Per una nostra scelta di lealtà ed etica, non siamo inclini a prendere decisioni affrettate.

Tuttavia ci sembra ragionevole e del tutto moderato richiedere e sollecitare una risposta alle domande di cui sopra, congiuntamente ad un chiarimento rispetto agli impegni futuri.

In ogni caso, sia che le nostre proposte siano accettate, ed ancor più se non lo saranno, ci è indispensabile sapere fino a quando dobbiamo ritenerci impegnati con ANSIBLE SYNOPSIS, sul progetto in corso e/o su altri progetti.

Distinti saluti.

Stuart Barrisi

Orion SE GMC, CEO


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